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I lavoratori  
		della centrale francese di Tricastin sono stati esposti ad una radioattività di 0,5 mSv, quattordici volte più piccola.
 Sulla  
		base di queste due osservazioni, sabato 26 luglio scorso Carlo Jean, dal Messaggero, ripreso dal sito www.legnostorto.com, ha  
		concluso che: "Con le norme molto rigorose esistenti in materia, se il Vaticano fosse una centrale nucleare, il Papa andrebbe fatto  
		evacuare immediatamente".
E' evidente che le cose stiano un po' diversamente da come le pone Carlo Jean.
Per capirlo, basta non  
		fare confusione tra la dose di radioattività emessa in un anno, come quella dei cubetti di porfido in piazza  
		S. Pietro, con quella assorbita dai lavoratori della Tricastin in un piccolo arco di tempo (immaginiamo una decina  
		di minuti) e provare, quindi, a fare un po' di conti.
Se i lavoratori della Tricastin avessero assorbito la radioattività di 0,5  
		mSv, per l'appunto, per dieci minuti, è come se fossero stati esposti ad un livello annuo di 0,5x6x24x365 =26.280 mSv. 
Viceversa,  
		quegli stessi lavoratori della Tricastin, se negli stessi ipotetici dieci minuti fossero stati in piazza S. Pietro,  
		avrebbero assorbito solo 7/365/24/6 = 0,00001 mSv, cioè una dose di radioattività 5000 volte minore di quella che hanno assorbito  
		sul posto di lavoro.
Cioè i lavoratori della Tricastin, in Francia, sono stati esposti ad una radioattività 5000 volte più grande di  
		quella emessa dai porfidi di piazza S. Pietro e non 14 volte  più piccola, come si dedurrebbe dalla tesi sostenuta dall'articolista Carlo  
		Jean.
Un altro certo Carlo Jean è il presidente della SOGIN (Società Gestione Impianti Nucleari Spa), che in esecuzione al  
		decreto legislativo n. 79 del 16.03.1999 ha ereditato tutte le attività nucleari dell'ENEL e che, oltre ai cinque impianti del ciclo  
		del combustibile, gestisce anche le quattro centrali nucleari italiane (Trino Vercellese, Caorso, Latina e Garigliano). 
Non sarei  
		meravigliato se i due Carlo Jean, l'articolista del Messaggero ed il presidente della Sogin, fossero la stessa persona.
