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a cura di Sergio Pacillo
1^ edizione: 02/09/2008
ultima rivisitazione: 02/12/2010
testimonianza di un pappagallo
Con il nome di pappagalli (Psittacidae) s'intende la specifica famiglia di uccelli appartenenti all'ordine Psittaciformes.

I pappagalli sono diffusi nelle zone tropicali e subtropicali del globo, come l'India, l'Asia sud-orientale, l'Africa e l'Oceania.

Questi uccelli presentano le catteristiche di avere:


Nei primi anni 2000 fece scalpore la notizia di un esemplare di Cenerino che sembrava possedere, oltre ad un notevole vocabolario umano in lingua inglese, una buona capacità di rispondere alle domande che gli venivano rivolte.

In Italia al momento dell'acquisto di un pappagallo deve essere rilasciato il CITES (Convention on International Trade of Endangerer Species), che è un documento necessario
alla detenzione dell'animale a Dimensione d'Uomo Europeo. Movimento Innovativo per il Lavoro e l'Ambiente ult. mod,. corr. o aggiorn 26/05/09 coppia di pappagalli ara ararauna (da una immagine di Wikipedia) http://www.cenerino.it/
acquisto/documenti.htm
da Youtube: pappagallo imitatore
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testimonianza di un pappagallo
coppia di pappagalli ara ararauna (da una immagine di Wikipedia)
   “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3 a 15mila euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate".  La pena è aumentata della metà, se dal fatto deriva la morte all'animale.
  Questa legge italiana è molto chiara.
  Cosicché un cittadino di Chiavari è stato condannato a quattro mesi e quindici giorni  di carcere per aver fatto morire di fame uno dei due pappagalli  accettati  in accudimento da un vicino.
  A nulla è valsa la perizia dell’anatomopatologo, nonché medico legale del volatile, chiamato a testimoniare in Tribunale, secondo il quale la morte del pappagallo è stata dovuta  a setticemia.
  Oltre vent'anni fa avevo anch'io due pappagallini. La femmina incominciò a non mangiare e poi morì. Ricordo la disperazione del maschio che cercava in tutti i modi di dare vita a quel cadaverino rigirandolo amorevolmente con il becco e la sua concitazione quando lo tolsi dalla gabbia. Qualche anno più tardi, quel maschio, abituato ormai a muoversi liberamente per la casa, prese il volo dal balcone e, dopo qualche svolazzata intorno alla mia abitazione,  non vi fece più ritorno. Aveva capito cos'era la vera libertà!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   A rifletterci, mi andò proprio bene. Per la morte della femmina rischiai quattro mesi di carcere e per l'abbandono del maschio qualche altra pena ci sarebbe sempre uscita.
  Paff....., scusate, sono riuscito ad ammazzare la zanzara che mi girava intorno da mezz'ora.  
  Ma che ho fatto?
  La zanzara è anch'essa un animale e, poichè quest'estate nessuno di questi fatidiosi insetti ha avuto ancora l'ardire di pungermi, io l'ho uccisa senza alcuna necessità. 
  Quindi, sto rischiando anche ora qualche mese di carcere!
  Ma che dico? Sto rischiando l'ergastolo per tutte le zanzare, le mosche, le lucertole, le lumache, le formiche, gli scarafaggi, qualche topo e qualche serpentello che ho ucciso in vita mia.
   Ebbene, je m'accuse: per la legge italiana meriterei l'ergastolo.
  Ma, enfasi a parte, tornando ai pappagalli, nel solo 2004 gli oltre 9000 esemplari sequestrati in una sola operazione a Milano hanno fatto emergere come molti di essi, esposti liberamente in commercio, fossero infetti dalla Clamydia, una zoonosi molto pericolosa anche per l’uomo.
  Secondo Fulco Pratesi, presidente del WWF,  “È sempre più importante combattere il commercio illegale di specie esotiche. Sono infatti moltissime le specie introdotte ogni anno nel nostro territorio e l’ingresso di questi animali senza alcun controllo espone gli altri animali e noi stessi a rischio malattie".
  Credo che quel cittadino di Chiavari andrà in appello. In tal caso gli consiglio di chiamare a testimoninza il pappagallo superstite.
  Secondo alcuni, agli animali manca solo la parola.
  Visto che il pappagallo dimostra di averla, perché non tentare!
  Poi, se l'accusa sosterrà la tesi che la testomomianza del pappagallo non vale, vuol dire che si aprirà una nuova strada: quella di dover riconoscere anche ai pappagalli la personalità giuridica.
  E, visto che la legislazione italiana riconosce ai proprietari degli animali in cattività le detrazioni per le relative spese veterinarie (cioè, al pari di cittadini, agli animali viene riconosciuto il diritto all'assistenza sanitaria!), non si può del tutto escludere il raggiungimento di questa nuova e nobile conquista sociale!
 
  Vale qualcosa ricordare che ogni tre secondi nel mondo muore un bimbo di fame?
 
   2 settembre 2008                                                       Sergio Pacillo

da Youtube:
Ara ararauna behavior eg 35
da Youtube: pappagallo imitatore

da Youtube:
pappagallo chiede il bacetto :*
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