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a cura di Sergio Pacillo
(penultima rivisitazione:11/11/2010)
(ultima rivisitazione: 09/02/2011)
THOR: la rivincita della raccolta indifferenziata
In senso lato si può definire "rifiuto" ogni atto con il quale si decide di non accettare o non voler ricevere qualcosa, specialmente se si tratta di un'offerta, un dono o una proposta, ovvero, se la cosa la si possiede, il rifiuto è l'atto di deporla o abbandonarla.

In senso concreto costituiscono la massa dei rifiuti tutti gli oggetti o le cose che si buttano via, perché
ritenute non più servibili o non più utilizzabili per l'uso al quale sono destinati o per un qualsiasi altro uso.

I rifiuti prodotti da una comunità sono detti RSU (rifiuti solidi urbani) e sono di norma raccolti e depositati o in una discarica in un modo non seleziato o in più discariche selezionate per tipologia, nell'attesa di essere riciclati o riutilizzati .
La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti hanno costi ed oneri sociali diversi da luogo a luogo e spesso quest'ultimi sono ingiustificatamente troppo elevati.

Sorprende che in Italia il costo della raccolta possa variare vistosamente da un luogo all'altro.

Ma sorprende ancora di più il divario del costo nel resto d'Europa che arriva fino a 95 €/tonn in Austria, mentre in Germania è gratuita per gli utenti.

Non si hanno parole, poi, quando si viene a conoscenza di rifiuti pazientemente differenziati dai cittadini e successivamente conferiti senza scrupolo alcuno nei compattatori dell'indifferenziata.

Anche la tecnica dello smaltimento è diversificata da regione e regione.

I rifiuti costituiscono una ricchezza per l'energia che contengono, per le materie prime che si possono trarre da essi e per il ritorno al terreno della parte organica trasformata in fertilizzante.

Appare quindi evidente che il costo della raccolta e dello smaltimento dei RSU dipenda dalla capacità che hanno gli organi preposti di organizzarne il riciclaggio.

Ma, paradossalmente ed inspiegabilmente, il ricorso al riciclaggio mediante la raccolta differenziata fa aumentare quasi sempre i costi di gestione.

Al riguardo c'è da dire che il riciclaggio non implica la necessità di ricorrere alla raccolta differenziata, essendo quest'ultima solo uno dei modi per separare i rifiuti.

Esistono diverse tecnologie, soprattutto meno costose, che assicurano la separazione ed il riciclaggio dei rifiuti senza fare ricorso alla raccolta "diferreziata", tanto meno alla raccolta PORTA e PORTA, che è molto costosa e molto impegnativa per i singoli cittadini, anche rispetto ad altri tipi di raccolte differenziate come, per esempio la modernissima CARRETTA CARETTA.

THOR E' UNA DI QUESTE
E, FORSE, E' ANCHE LA PIU'
MODERNA
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Gestire correttamente i rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, è diventato un vero problema sociale.

Il costo e gli effetti sulla salute dell’uomo e dell’ambiente stanno diventano insostenibili.

Cosicché, partendo dall’incontestabile obiettivo di dover recuperare tutto il recuperabile per avviarlo alle relative aziende di riciclaggio, la gente, ormai esausta, sembra rassegnata ad accettare il pesante fardello della raccolta differenziata PORTA a PORTA ed il continuo rischio delle pesanti multe che i Comuni infliggono inesorabilmente agli assegnatari o ai proprietari dei cassonetti che si dimostrano poco virtuosi.

Ma non tutti sanno che esistono tecnologie modernissime capaci di risolvere egregiamente il problema dei rifiuti a costi decisamente minori e senza fare ricorso alla raccolta differenziata.

Una di queste tecnologie si chiama THOR (Total house waste recycling, ovvero riciclaggio completo dei rifiuti domestici) ed è stata sviluppata dal CNR sotto la guida del ricercatore Paolo Plescia e la collaborazione della società ASSING SpA di Roma. (1)

Con THOR si recuperano e raffinano i rifiuti senza farli passare dai cassonetti differenziati, trasformandoli in materiali utili e  combustibile prezioso, ad un costo pari al quinto di quello di un inceneritore. (1)

L'impianto e' completamente autonomo, consuma parte dell'energia che produce e cede il resto all'esterno.

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

THOR è completamente meccanico e quindi può essere messo in funzione solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti cattivi odori.

Un impianto di taglia medio-piccola da 20.000 tonnellate di rifiuti l'anno presenta costi di circa 40 euro per tonnellata di materiale.

La stessa quantità in una discarica richiederebbe almeno 100 euro e in un inceneritore 250. (2)

Al termine del processo si ottiene CDR in polvere, da utilizzare come combustibile dall’elevato potere calorico che supera le 5.300 kcal/kg contro le 2.000-2.500 di quello dei rifiuti.

Le fasi di lavorazione cui THOR sottopone i rifiuti sono, nell'ordine:

1.  frantumazione e vagliatura

2.  separazioni magnetiche dei metalli ferrosi

3.  separazioni dei metalli non ferrosi mediante correnti parassite

4.  separazione degli inerti attraverso una divisione balistica

5.  eventuale separazione e arricchimento di una frazione “compounds”    

      fatta da gomme, PVC e altre plastiche pesanti

6.  macinazione della frazione combustibile dei rifiuti in un mulino

      micronizzatore, per raggiungere dimensioni submillimetriche

7.   raffinazione del combustibile mediante ciclonatura. (3)

Secondo quanto viene spiegato dal ricercatore Paolo Plescia, di 50 tonnellate di rifiuti giornalieri THOR permette di ricavare una media di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore. (4)

Il prodotto che esce da THOR è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8.000 alle 15.000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, in aggiunta, è esente da odori della fermentazione.

Inoltre THOR potrà essere utile per le isole o le comunità dove scarseggia l’acqua potabile, utilizzando energia termica prodotta per alimentare un dissalatore, e produrre quindi acqua potabile nello stesso tempo in cui si eliminano i rifiuti solidi urbani. (5)

Il combustibile ottenuto di presenta sotto forma di polverino ma può essere pellettizzato per l'utilizzo nei forni industriali, oppure può essere trasformato in bio-olio per motori diesel attraverso il processo della pirolisi. (5)

La tecnologia THOR è stata testata per un anno in Sicilia ed è in attività un impianto sperimentale gestito da Buzzi Unicem insieme alla Assing Spa presso il sito di Sommariva (CN) per produrre CDR-Q per cementeria. (6)

Per finire, THOR è stato progettato anche come impianto mobile da montare su camion o su navi, utile per contrastare le emergenze in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti rapidamente senza scorie e a dimensioni contenute, tutto ad un costo ridotto: un impianto da 4 tonnellate/ora non occupa più di 300 m2 e ha un costo medio di 2 milioni di euro!  (7)

 

    Riferimenti   

 

(1)  http://www.verde-oro.it/pagina.php?id=341&id2=7

(2) http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=17379

      http://www.mondobenessereblog.com/2008/02/22/rifiuti-thor-il-sistema

      -di-riciclaggio-indifferenziato/

(3)  http://it.wikipedia.org/wiki/Thor_%28impianto%29

(4)  http://masterbioenergia.wordpress.com/2008/02/13/rifiuti-thor-sistema-

      di-riciclaggio-indifferenziato/

(5)  http://campibisenzio.wordpress.com/2008/01/09/dal-cnr-ecco-thor-per-il-riciclo-

      dei-rifiuti-indifferenziati/

(6)  http://it.wikipedia.org/wiki/Thor_%28impianto%29

(7) http://masterbioenergia.wordpress.com/2008/02/13/rifiuti-thor-sistema-

      di-riciclaggio-indifferenziato/


da Youtube: Tecnologia CNR
anti inceneritori e anti carbone

Da Youtube: THOR presentato su La7

da Youtube: la falsa differenziata

da Youtube: Raccolta differenziata
porta a porta tipo Carretta Caretta
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